mercoledì 17 giugno 2009

I miei grandi amici delfini



E’ difficile descrivere come ci si sente a nuotare con i delfini, le parole non sono sufficienti, bisogna farne esperienza. Posso dire che è fantastico e che ogni volta sono tornata profondamente cambiata riguardo alla percezione di me stessa e degli altri e con un maggiore livello di gioia nelle cellule, che deriva dal semplice giocare con loro.

Sono stati e sono fondamentali nel mio sviluppo spirituale. Il mio primo contatto con loro non è stato fisico: durante una meditazione ( era il 1997) ho cominciato a provare delle incredibili sensazioni nel corpo, un cambiamento nel modo di vedere e percepire e addirittura nella forma del mio corpo. Un delfino si era sovrapposto a me mostrandomi molte cose di se stesso e che avrei compreso soltanto in seguito (come i delfini pur avendo occhi vedono con la eco-locazione –questo loro famoso sonar-, che loro non cercano una cosa ma la “trovano”, e che provengono da un luogo di “ puro pensiero”).

Da allora ho scoperto di essere molto connessa alla loro energia e di poterla portare nella mia vita e in quella delle persone con cui entro in contatto con facilità ricreando la realtà dei delfini e facilitando la loro comunicazione da mente a mente con gli umani. E l’esperienza è “reale” quasi come nuotare direttamente con loro.

Le mie esperienze dirette si sono svolte finora  prevalentemente all’interno di un programma di lavoro condotto da Jann Weiss, insegnante di Trasformazione Attitudinale e comunicatrice interspecie, che ha introdotto i Weiss Transformation Processes ,un percorso di evoluzione spirituale basato su una stretta collaborazione ed una integrazione di tutti gli aspetti multidimensionali della nostra anima.

L’esperienza si tiene in Key Largo, in un centro realizzato recintando una porzione di oceano, in cui è possibile interagire con i delfini in nuotate non strutturate, in cui cioè l’interazione è libera con gli umani senza che i delfini siano condizionati a fare giochi o a comportamenti di contatto con noi in cambio di pesci.

Tutto ciò che accade tra noi e loro accade perché abbiamo costruito un rapporto e una fiducia (confermata quando permettono anche ai loro piccoli di avvicinarsi e di giocare).

Una delle prime cose che i delfini condividono con noi è che loro sono in grado di alterare la loro realtà: ci hanno mostrato (facendocelo sperimentare) che loro hanno la capacità di creare un senso reale di loro stessi che nuotano nell’oceano e che realmente non percepiscono nessuna recinzione e che possono muoversi in ogni spazio rimanendo nel loro corpo fisico e contemporaneamente spostandosi in altre situazioni. E la cosa importante è che ci hanno insegnato questa tecnica e la possiamo riprodurre. Una delle cause del loro potente effetto di guarigione (non solo sul piano fisico ma anche emozionale) è che mentre noi siamo abituati a giudicare duramente noi stessi e a giudicarci l’un l’altro i delfini non conoscono l’autogiudizio e non si giudicano l’un l’altro e perciò non ci giudicano ma ci vedono per ciò che siamo in essenza, l’espressione della nostra anima, della Vita. Quindi ci permettono di sperimentare noi stessi in un modo che include l’autoaccettazione. E ci hanno insegnato che se anche noi guardiamo un altro essere umano nello stesso modo questa semplice fatto può portare un’incredibile guarigione. E posso dire che essere guardati negli occhi da un delfino o essere inclusi nel loro gruppo è una di quelle esperienze che tocca per sempre la vita. Tutti dovrebbero avere questa opportunità e veramente la nostra specie e il mondo cambierebbero per sempre, nella gioia, nella purezza, nell’amore, nella giocosità, nella creatività, nella curiosità di sperimentare la vita momento per momento e godersela. Ci insegnano inoltre come essere assolutamente connessi con il proprio gruppo e quindi percepirsi ed agire come un collettivo mantenendo contemporaneamente la propria individualità. E nella nuotata non strutturata è interessante notare che i delfini si relazionano a noi umani solo se ci connettiamo tra noi come gruppo, altrimenti semplicemente spariscono in una realtà parallela e vi assicuro che pur in quello spazio recintato non li incontrate più, e per rivederli bisogna aprire il cuore l’uno all’altro, cosa che per noi umani è ancora difficile. In più i delfini hanno sempre mantenuto una connessione Extraterrestre. Avrei tante cose ancora da dire…per me sono stati e sono degli insegnanti fantastici e li amo. Ho in programma di portare gruppi di umani a contatto con loro in nuotate “reali”(i workshop durano una settimana e finora il luogo è la Florida ma sto cercando una possibilità in Europa o chissà in qualche altra parte del mondo) e periodicamente organizzo una giornata intera o un pomeriggio-serata di lavoro con loro sotto forma di meditazioni ed esercizi in cui il contatto con i delfini e la comunicazione telepatica è molto reale e condivido come stabilire questa connessione e continuare ad usarla nella propria vita. So che molti hanno una connessione con i delfini perciò se vogliamo giocare insieme contattatemi per i prossimi incontri.

Un abbraccio delfino

La foto è di Roberto Parrelli ripresa in occasione di una delle nostre nuotate  a Key Largo.